25 Set I 10 film che hanno influenzato lo stile maschile
In questo periodo di giornate forzate a casa , nelle mie scorribande tra le varie piattaforme streaming ho deciso di seguire un filo conduttore nella scelta delle pellicole da vedere, ossia, mi sono goduto alcuni dei film che più rimaranno nell’immaginario collettivo per gli attori, la storia, la regia ma sopratutto lo stile maschile.
Film, attori, cantanti, artisti, di ieri o di oggi esercitano un notevole fascino, capace di attraversare i decenni, vincere l’alternanza dei trend e fare nuovi seguaci. Il guardaroba maschile celebra spesso l’eleganza senza tempo, coniugata alla qualità degli abiti sfoggiati in pellicole celeberrime.
Vediamone alcuni :
American Gigolo ( 1980 )
Il grande Gatsby ( 2013 )
Il filo nascosto (2017)
The Gentlemen (2020)
007 Skyfall (2012)
La la land (2016)
Kingsman I & II ( 2014-2016 )
La dolce vita ( 1960 )
Il talento di Mr Ripley (1999)
A single man (2019)
American Gigolo (1980)
Esattamente quaranta anni fa, quando uscì , questo film non fu apprezzato da tutti.
Non è per la trama incentrata su di un uomo, Julian, che fa il gigolò di lusso e viene ingiustamente accusato di omicidio, se la vede brutta ma poi grazie all’amore di una donna riesce a cavarsela che il film ancora oggi viene ricordato.
Il segreto di questo film è nel suo protagonista, un giovane Richard Gere, in contesti inconsueti per il cinema dell’epoca, perché fu il primo film di un certo livello a mostrare il suo protagonista in un nudo frontale e perché certe sue caratteristiche ebbero un effetto carismatico per il pubblico .
Una fu la Mercedes SL450 cabrio che guida il protagonista, un’altra – lo si vede nella scena in cui è solo nella stanza – fu il suo guardaroba Armani, la scelta dei completi sartoriali indossati nel film non è casuale. Erano i tempi in cui Armani lanciava a livello internazionale la sua linea ready-to-wear.
Altre ancora furono la colonna sonora di Giorgio Moroder e la canzone “Call Me” dei Blondie, il più grande successo musicale di quell’anno.https://youtu.be/oNZglEtDBmc
Il grande Gatsby (2013)
Film diretto da Baz Luhrmann e ispirato all’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald .
Il protagonista assoluto è Leonardo DiCaprio nei panni del misterioso self-made man dei primi anni ’20 di cui tutta New York parla, ma nessuno sa da dove provengano le sue immense fortune. Gastby, inguaribile ottimista, famoso per organizzare feste faraoniche nella sua splendida villa a Long Island e per il suo amore impossibile per Daisy, moglie dell’ex campione di polo Tom Buchanan.
Una carrellata di abiti tre pezzi su misura, spezzati con giacche e camicie sportive, smoking, scarpe bicolori e accessori in perfetto stile anni 20 realizzati dalla costumista Catherine Martin in collaborazione con la nostra Miuccia Prada.
Del resto è proprio a questo periodo storico che risale l’affermazione dell’abito a tre pezzi, la nascita dello stile sportivo e la diffusione dello smoking, capo iconico di una società ricca e spesso spregiudicata.
Il filo nascosto (2017)
“Dentro l’imbottitura di un abito ci puoi nascondere qualsiasi cosa: segreti, monete, ricordi…”.
Non potevo non scegliere questo film : ambientato nella fascinosa Londra degli anni Cinquanta, il rinomato sarto Reynolds Woodcock , interpretato dal grande Daniel Day-Lewis e sua sorella Cyril sono i più popolari couturier britannici, realizzando i vestiti per la famiglia reale, star del cinema, ereditiere, debuttanti e dame sempre con lo stile distinto della casa di Woodcock.
Le donne entrano ed escono nella vita di Woodcock, dando ispirazione e compagnia allo scapolo incallito, fino a quando non incontra una giovane e determinata donna, Alma, che presto diventerà parte della sua vita come musa ed amante. La sua vita attentamente “cucita su misura”, una volta così ben controllata e pianificata, viene ora stravolta dall’amore.
The Gentlemen (2020)
Il film e il suo cast composto da Matthew McConaughey, Charlie Hunnam, Henry Golding, Colin Farrell e Hugh Grant, fatta eccezione per McConaughey è british al 100% !
L’attenzione al linguaggio dei costumi da parte del regista Guy Ritchie è maniacale e si nota nello stile presente nel film fatto di maglioni e blazer, orologi da taschino, tessuti tartan e Principe di Galles, nei completi monopetto e negli abiti eleganti (anche di giorno) con tanto di gilet coordinato.
C’ è la camicia Oxford ben allacciata e il trench scuro svolazzante alla detective Colombo ma in un raffinato blu.
Mickey Pearson, interpretato da Matthew McConaughey, è un americano trapiantato a Londra che ha fatto fortuna nel traffico di marijuana e che avendo deciso di pensionarsi in favore di un buen retiro scatena una guerra per la successione.
Gl’ inglesi non conoscono vie di mezzo, all’eleganza sartoriale fa da contrasto il trash spinto dei criminali da strada in felpa e sneakers nero e oro con Colin Farrell in una mise stampata a righe e cappello Fedora marrone, seguito da una gang dai motivi tartan in vari colori.
007 Skyfall (2012)
«Mi chiamo Tom, Tom Ford».
Insomma 007 non solo ha licenza di uccidere, ma anche di indossare completi inimitabili perchè in questa saga che ha raggiunto ormai più di 50 anni, Daniel Craig indossa capi griffati Tom Ford.
Lo stilista statunitense infatti ha prodotto gli abiti tre pezzi indossati dall’ attore dopo averli disegnati a mano pensando alle varie acrobazie che avrebbe incontrato nel film .. .
Qual è la lezione di stile di Bond che un uomo dovrebbe imparare?
Bond emana una disinvoltura impossibile da ignorare, non importa che abito un uomo stia indossando in un determinato momento, uno smocking o un look casual, quello che conta è quello che riesce a trasmettere e un uomo deve saper trasmettere sicurezza e disinvoltura.
La la land (2016)
Film pluripremiato che racconta il viaggio nell’ America del secolo scorso tra musica, ballo ed eleganza.
I suoi protagonisti principali sono gli attori Ryan Gosling ed Emma Stone, nei panni rispettivamente del pianista jazz Sebastian Wilder e dell’aspirante attrice Mia Dolan.
Vi segnalo lo stile di Ryan Goslin partendo dal suo suit marrone e beige sciancrato, da indossare con camicia rigorosamente bianca e cravatta lucida dal nodo stretto e sottile, ai gilet portati abbottonati e dalle giacche colorate ma semplici agli accessori, come le monk strap shoes di pelle lucida o il cappello da indossare in viaggio, guidando la Cabriolet.
Inoltre, quando nel film Gosling, ha omaggiato lo stile glamour della Costa Azzurra degli Anni Venti e Trenta non è stato solo elegante e spiritoso, ma ha anche anticipato l’attuale trend della camicia-pigiama.
Kingsman I & II ( 2014-2016 )
“I modi definiscono l’uomo”
Quando il posatissimo Galahad, Colin Firth, pronuncia questa frase sono guai.
Ecco come shakerare con creatività James Bond e Quentin Tarantino in un film di spionaggio divertente a base di cazzotti pirotecnici.
Perché se da un lato gli agenti speciali kingsman vestono e parlano da lord inglesi, dall’altro sanno come far rispettare la giustizia, gli interessi del governo inglese e, soprattutto, l’importanza delle buone maniere.
E anche il giovane Eggsy , mascalzoncello qualsiasi della periferia inglese viene reclutato dalla speciale agenzia di intelligence per farne una macchina da combattimento.
Qualche anno dopo i fatti del primo Kingsman, tutti i volti noti tornano ne Il Cerchio D’Oro.
Questa volta, la nemica porta il nome di Poppy (Julianne Moore), psicopatica regina del narcotraffico che contagia con un virus letale e bluastro chiunque abbia assunto le sue droghe.
L’atto secondo di Kingsman, riprende tutto lo stile del primo e di focalizza sulla maturazione del giovane protagonista Eggsy che in questo secondo film vediamo sempre vestito di tutto punto
Dove recarsi, a Londra, per avere lo stesso look visto nel film Kingsman?
A Savile Row naturalmente, il quartier generale di Kingsman dove botteghe e negozi di alta qualità fanno bella mostra di sé su questa strada da oltre un secolo.
Una curiosità su questo film è che la rivista Mr Porter ha creato una capsule collection di abiti e accessori ispirata dalla costumista di Kingsman in collaborazione con importanti marchi a tema british bespoke style.
La dolce vita ( 1960 )
Cito questo film perchè considerato uno dei capolavori di Fellini e tra i più celebri film della storia del cinema a livello mondiale ma praticamente in tutti i suoi film fissa
Marcello Mastroianni e la sua proverbiale eleganza, restano un punto di riferimento costante nella moda e per i marchi che celebrano la tradizione sartoriale italiana.
Indimenticabile l’abito scuro a due bottoni indossato con camicia bianca e cravatta sottile nera (trend tornato in voga da diversi anni) e l’abito bianco del finale indossato con camicia nera.
Marcello Mastroianni, è il simbolo stesso dell’italianità, non solo attraverso quei personaggi che, con piglio camaleontico, ha interpretato, ma perché il suo fascino, unitamente a quello dei suoi grandi capolavori, ha sedotto il mondo, dagli Usa alla Francia.
Il talento di Mr Ripley (1999)
A chi non è mai capitato di desiderare per un momento di essere qualcun altro, di vivere la vita di qualcuno che tanto ammiriamo ? Di solito tutto si risolve in un viaggio mentale che dura per poco ed è destinato a dissolversi.
Jude Law e Gwyneth Paltrow impersonano Dickie e Marge, due giovani amanti che vivono in Italia e vivono alle spalle dei loro facoltosi genitori dell’East Coast.
Tom Ripley, un giovane genio della truffa che vive a New York è raccomandato dal padre di Dickie di andare e convincere Dickie a tornare negli USA e di diventare qualcuno.
L’incontro con Dickie, però, fa nascere in Tom una malsana idea: non sarebbe bello impossessarsi del suo stesso stile di vita, della sua fidanzata Marge, dei suoi amici ?
Ma ciò che è interessante è che proprio colui che ruba le identità altrui ne è poi evidentemente sprovvisto: Tom è un ragazzo insicuro, timido, schiavo dei suoi complessi di inferiorità e in continua fuga dalla noia che si costruisce una maschera di persona gioviale, affidale, seducente.
A single man (2019)
Riecco Tom Ford, di cui ho già parlato per 007, stavolta nella sua prima opera da regista.
Il film è ambientato nella West-Coast dei primi anni Sessanta e la narrazione è caratterizzata dai colori pastello che diventano più intensi nelle scene di maggior coinvolgimento emotivo del protagonista, il professore inglese George Falconer, interpretato dall’immenso Colin Firth.
Abiti costosi e vita agiata fanno da sfondo alla profonda depressione di George per la perdita dell’amato compagno.
La musica classica fa da colonna sonora e il professore nei suoi modi così “poco americani” ha un’enorme difficoltà a confrontarsi con il mondo circostante portando anche a pensare di farla finita.
Splendida la figura della sua migliore amica, Charlotte, interpretata da Julienne Moore che fa di tutto per non far commettere a George gesti insani.
La paura di vivere sotto una fredda perfezione fa amare al protagonista le piccole cose e regala a Colin Firth la Coppa Volpi al festival di Venezia.