Cambiamento, evoluzione, innovazione: quale sarà il futuro dell’abbigliamento.

Milano Unica, la più importante vetrina internazionale per il tessile si è svolta in presenza a Milano, lo scorso 6 e 7 luglio e per chi come me fa dei tessuti la materia primissima sulla quale lavorare, è un appuntamento irrinunciabile.

Nonostante la mia formazione classica, sono affascinato dall’evoluzione continua delle materie prime dell’abbigliamento e mi piace poter presentare ai clienti della sartoria contemporaneamente ai tessuti di archivio della mia famiglia, le ultime novità con le loro performance.

E’ sorprendente come la lana si stia rinnovando, permeandosi  di nuove funzionalità, mischiandosi a fibre di ricerca, per andare incontro alle nuove esigenze del vestire contemporaneo.

I filati raggiungono un  livello ineguagliabile nell’unione con un elastomero di ultima generazione, assicurando un’elasticità superiore al 25% rispetto ai tessuti in lana tradizionali e garantendo la massima libertà di movimento, oltre alle qualità della lana.

Le nuove frontiere dei tessuti per smart clothes

Questo nuovo tessuto composito è molto versatile, poiché si presta a una gamma infinita di interpretazioni, dall’abito, alla giacca, all’outerwear.

Un sottilissimo filo di poliestere riciclato crea un ordito resistente sul quale si inserisce la trama in lana, per la creazione di tessuti che combinano leggerezza e tenacità, con l’aspetto e la mano della lana.

L’ idea di arricchire la lana e dunque di trasformarla, quasi fluidificandola per andare incontro alle nuove esigenze contemporanee, è un processo quasi naturale e inevitabile, perché se è vero che siamo stati mesi indossando pantaloni della tuta, quello che cercheremo nel post pandemia è un abito confortevole, che non vuol dire meno elegante, ma che risponda a una nuova funzionalità e praticità.

Capi sartoriali dalla costruzione multifibra con prestazioni tecniche e la morbidezza della lana.

Affiancare alla lana una mischia di fibre di ricerca, in un processo  capace di regalare nuovo smalto a una materia prima naturale, che rimane comunque al centro della nostra visione sartoriale.

I clienti moderni della sartoria meritano di apprezzare la tecnica sartoriale più classica unita alle interessanti innovazioni ecosostenibili che di stagione in stagione nascono.

Lana 100% riciclata e undyed.

Dopo che la pandemia ha riempito gli stock dei negozi, il tema scarti è diventato ancora più attuale.

Le aziende tessili più innovative non solo riutilizzano le fibre che provengono dagli abiti usati, ma anche usano gli scarti della lavorazione della tessitura creando collezioni in lana riciclata 100% e undyed, ossia del colore naturale dell’animale o della pianta d’origine.



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